La figura dell’EGE e le attività relative all’energy management stanno rapidamente evolvendo. Nella mia vita professionale ho imparato il mestiere secondo il metodo “classico”: diagnosi energetiche con sopralluoghi, raccolta manuale dei “dati” disponibili, creazione del modello dei consumi, schema ENEA, e definizione dei possibili interventi con relativa analisi tecnico economica. Questo approccio, soprattutto all’inizio (diagnosi 2015) mi ha sempre poco convinto per l’incertezza, a mio modo di vedere, troppo elevata relativa alla scomposizione dei consumi sulle varie utenze presenti in azienda.
Inizia così l'articolo di Paolo Baldracchi, che ha raccontato nella newsletter FIRE come l'applicazione del Data-driven Energy Management (DEM) ad un impianto industriale di produzione del freddo a servizio di magazzini per la frigoconservazione di alimenti, ha portato ad ottimi risultati.